AROMATICITÀ MENÚ PRIMAVERA AL RISTORANTE SANTA ELISABETTA DI FIRENZE

BRUNELLESCHI HOTEL

COMUNICATO STAMPA

 

AROMATICITÀ

MENÚ PRIMAVERA AL RISTORANTE SANTA ELISABETTA DI FIRENZE

L’Hotel Brunelleschi rinnova la sua tavolozza di sapori e profumi

dando il benvenuto alla bella stagione

È arrivata la primavera nel centro di Firenze e al ristorante Santa Elisabetta è cambiato il menù dello Chef Rocco De Santis. Gli ospiti possono scegliere fra tre menù degustazione o da una carta fresca e vivace, in cui gli influssi campani della terra d’origine dello Chef si mescolano armoniosamente con le influenze toscane.

L’Hotel Brunelleschi si trova a Firenze in pieno centro storico, a due passi dal Duomo e da Piazza della Signoria ma in posizione intima e defilata. La sua struttura composita racchiude nelle fondamenta un museo medievale e diversi edifici antichi e ingloba armoniosamente nella facciata la torre bizantina della Pagliazza, l’edificio più antico della città. Al primo piano della torre si trova il Ristorante Santa Elisabetta, pluripremiato e segnalato nelle migliori guide gastronomiche.

 

Al Ristorante Santa Elisabetta gli Antipasti sono considerate “Intrusioni d’autore”, forse facendo riferimento al fatto che in ogni piatto spicca un elemento che può sembrare apparentemente un intruso, ma che rappresenta in realtà il marchio, la firma dello Chef. In ogni antipasto c’è un elemento acido. Così ne Il Gambero Rosso il gambero rosso crudo è accompagnato da mandorle, panzanella all’agro, zuppetta di olive di Nocellara; La Seppia è una seppia ai carboni, taralli, nduja e salsa al prezzemolo; La Ricciola è una ricciola affumicata, salsa Bernese, gel al limone e essenza di sedano. Ne La Tartare si sposa molto bene l’aringa con la tartare di Fassona, asparagi e tuorlo d’uovo. Mentre Il Cappello del Prete accompagna il cappello del prete di vitello, con salsa cacciatora con zafferano e tartufo.

I primi piatti si chiamano “Pasta mon amour” in onore al primo per antonomasia, anche se includono anche Il Risotto (risotto, patate affumicate, scampi, burrata e lime) e Gli Gnocchi (gnocchi di patate in farcia di baccalà mantecato, primizie e concentrato di cipollotto). Trionfa la pasta ripiena con due piatti: I Bottoni di pasta cotta in farcia di provola, “quasi in zimino” e bietola e I Cappelletti ricordo della Domenica che sono cappelletti di ricotta di bufala, intensità di ragù napoletano. Questo piatto indica chiaramente le origini campane dello Chef, che si rintracciano qua e là un po’ in tutta la carta. È un piatto che sa di mare e di estate quello de Gli Spaghetti, cotti in acqua di pomodoro, sentore di mare e limone.

I secondi sono, giustamente, un Secondo desiderio. Qui spiccano in pari misura le influenze toscane e quelle campane, con in aggiunta un piatto primaverile iconico del centro Italia: L’Agnello arrosto, con carciofi, menta e pecorino. La Toscana si evince dalla pappa al pomodoro che accompagna Il Branzino (branzino come alla “Mugnaia”, pappa al pomodoro e cicoria) e dalla crosta di pane allo zafferano, pesto di uvetta e pinoli de La Triglia, con cipolla in carpione. La terra dello Chef spicca grazie alla Papaccella Napoletana de Il Maialino da latte, con aggiunta a sorpresa di rafano. Inoltre Il Piccione è abbinato a mela annurca e erbe di campo.

 

La carta dei Dolci è a parte ed è un trionfo di dessert soffici e aromatici: in tutti una base cremosa viene valorizzata dall’essenza di un’erba, una spezia, un frutto presentati con consistenze inusuali. Il Cannoncino è ai formaggi morbidi, con pere e bolle di vino rosso; Il sorbetto al limone è ottenuto con limone, ginepro, cremoso all’olio extra vergine d’oliva, gel di arancia e mora. Ne Il Cremino al cioccolato è il tè matcha a mescolare le carte, insieme al sorbetto di arancia e pepi. Il Cremoso al cremino è reso meno dolce dal caprino, con mandorle, amarene e cioccolato. Infine un dolce tanto originale quanto sorprendente per gli abbinamenti: Terra: mousse alle noci, cremoso al basilico e tartufo.

Si può scegliere alla carta oppure uno dei tre menù degustazione. “Chef Experience” da 9 portate scelte a discrezione dello Chef Rocco De Santis, a Euro 124,00 a persona, con abbinamento vini Euro 134,00 (una flûte di Champagne e un bicchiere di Vino Bianco selezionati dal Maitre Domenico Napolitano).

In-Contaminazioni” prevede 7 portate a Euro 94,00 a persona, con abbinamento vini Euro 105,00.

Mentre “Tracce di innovazione” ha 5 portate a Euro 74,00 a persona o Euro 85,00 con abbinamento vini.

 

 

L’Hotel Brunelleschi

L’ingresso dell’Hotel Brunelleschi dà su una accogliente piazzetta del centro storico fiorentino, a pochi passi dal Duomo, da Palazzo della Signoria e dalla Galleria degli Uffizi: l’albergo è attorniato dalle vie dello shopping e dai musei più famosi della città. L'Hotel Brunelleschi ingloba nella facciata una torre circolare bizantina del VI secolo e una chiesa medievale, interamente ristrutturate nel rispetto delle caratteristiche originali. All’interno, un museo privato conserva reperti rinvenuti durante il restauro della Torre e un calidarium di origine romana, oggi incastonato nelle fondamenta. L’Hotel Brunelleschi fa parte degli Esercizi Storici Fiorentini. L’albergo è stato rinnovato in uno stile classico contemporaneo estremamente elegante, dove predominano i colori chiari e il grigio della tipica pietra serena.

Il Ristorante Santa Elisabetta è il ristorante gourmet dell’hotel, uno degli indirizzi gastronomici più interessanti su Firenze. È stato segnalato nella Guida Michelin 2019 con il simbolo del Piatto Michelin e con 3 forchette; ha ricevuto due forchette con votazione 80/100 nella Guida dei Ristoranti d’Italia 2019 di Gambero Rosso e un cappello nella Guida gourmet de L’Espresso 2019. Situato in una sala intima con solo 7 tavoli al primo piano della torre bizantina facente parte dell’hotel, alla location invidiabile aggiunge un’atmosfera ricercata e una cucina raffinata. È aperto dal martedì al sabato, dalle 19.30 alle 22.30. Ogni venerdì e sabato ospita la rassegna gourmet dei sabati enogastronomici.

Dal 2017 la proposta gastronomica dell’albergo è firmata dallo Chef Rocco De Santis. Completano la squadra il Restaurant Manager Domenico Napolitano e il Sommelier Alessandro Fè.

La più informale “Osteria della Pagliazza apre tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30. Situata al pianterreno dell’hotel, durante la bella stagione ha anche tavoli all’aperto sulla suggestiva piazzetta antistante l’albergo, e propone un menu sfizioso di piatti dichiaratamente a base di ingredienti del territorio.

 

 

 

 

Hotel Brunelleschi

Via de’ Calzaiuoli – Piazza Santa Elisabetta 3 – 50122 Firenze

Tel. 055/27370 – Fax 055/219653

info@hotelbrunelleschi.it

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18/04/2019